martedì 25 marzo 2014

Per alcuni è meglio non sporcarsi le mani


Che ad un materialista non interessi salvare un "pezzetto di carne" non fa notizia, ma che taluni/e cattolicissimi, di coloro che si riempiono la bocca di belle parole contro l'aborto, rispondano no all'ultima domanda, è un colpo allo stomaco.
Sostengono che salvandoli se ne legittimi la produzione e si diano possibilità di adozione alle coppie omosessuali. Premesso che anche questi alibi non legittimano il lasciar morire dei bimbi salvabili, ho scritto il libro "QUANDO ERAVAMO EMBRIONI" proprio per fugare questi dubbi, mettendo in luce la possibilità aurea del ricorso all'Adozione per la Nascita (APN) da parte di Famiglie sterili e non, che volontariamente, consapevolmente ed entusiasticamente vogliano salvare da morte certa, e crescere uno di questi bimbi microscopici, come un loro Figlio. Tutto questo è possibile farlo discernendo ed evitando qualsiasi abuso. Se si vuole, si può.

2 commenti:

  1. Eppure fior di bioeticisti cattolici di rango (non sono ironica...) pensano non esista una soluzione moralmente accettabile e ritengono di doverli lasciar deperire nel freddo...
    Io credo sia sbagliato: una scelta come l'adozione per la nascita la trovo più giusta.

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  2. Se, ripeto, se, li consideriamo esseri umani non possiamo non adoperarci per salvarli.
    Come tanti piccoli Alfredino Rampi, dovremmo correre per soccorrerli.
    C'è rischio che nello scongelamento alcuni moriranno, certamente; ma almeno proviamo a sottrarli dalla morte certa che li attende.
    Ovviamente, questo sì, badiamo che l'obbrobrio della creazione di embrioni umani di scarto non avvenga più (la L. 40/04 aveva messo un freno) e che questi bimbi invisibili vengano adottati in Famiglie all'altezza, non da omosessuali. Ma, c'è da faticare e sporcarsi le mani nel cercare compromessi. Meglio un'intransigenza ipocrita.

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